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Specs3: in Inghilterra il Grande Fratello 2009 al posto del Tutor

di chantal 10 ottobre 2008

Per gli italiani la parola “tutor” ha per anni evocato l’amichevole professorino Cepu: quello che avrebbe dovuto preparare agli esami universitari di volta in volta Bobo Vieri, Alex Del Piero, Valentino Rossi. Poi, varcando la soglia delle autostrade italiane, il termine “tutor” ha assunto una fisionomia diversa. Quella dello spauracchio. Il terrore di chi ha il piede pesante o anche solo l’alluce valgo.

Il Grande Fratello travestito da vigile urbano o il vigile urbano travestito da Grande Fratello. Dipende dai punti di vista. Il “tutor”, Grande Fratello 2009, in Inghilterra garantitrà il controllo assoluto su ogni centimetro di strada (non solo autostrada). I sudditi di Elisabetta, in definitiva, con questo super sistema di controllo satellitare delle velocità dei loro veicolo, rischiano di non poter più sgarrare. Neanche sul poco o per niente rispettato limite dei 50 Km/h urbano. Se sbagli ti incastra il tuo bel filmatino.

Lo chiamano Specs3 ma, se dovesse essere importato in Italia, rischia di essere immediatamente ribattezzato SpAcs. Nel senso di to break (the balls), per gli anglofoni. Immaginate 50 telecamere capaci di riprendere, centimetro per centimetro, quindici chilometri quadri. Immaginate una montagna di multe.

In Gran Bretagna gli automobilisti sono già sul piede di guerra: costringere tutti a marciare a velocità analogamente ridotte annoierebbe a tal punto da indurre i conducenti in fallo. Tradotto, bassa velocità potrebbe far rima con impennata degli incidenti. Concetto un po’ forzato, of course. Ma meglio arrampicarsi sugli specchi che sugli specchietti del collega automobilista che ti precede a velocità di lumaca.

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